Il mondo è sempre più preoccupato per le questioni legate all’ambiente. Anche l’industria dell’oro non è immune da queste preoccupazioni, quindi negli ultimi anni ha sviluppato metodi per riciclare l’oro. La domanda d’oro riciclato è in aumento ed è una tendenza che non è destinata a rallentare.
L’oro riciclato non proviene dalle miniere tradizionali ma da un’altra fonte, altrettanto importante ed attorno a noi, vale a dire i prodotti di consumo come apparecchiature elettroniche ed oggetti d’uso personale o professionale che contengono oro.
Questo nuovo approccio alla raccolta permette di recuperare l’oro in un modo più conveniente e rispettoso dell’ambiente.
L’industria della gioielleria è la prima a beneficiare di questo oro, grazie al quale può offrire gioielli ad un prezzo più interessante.
Il primo obiettivo del riciclo è quello di separare l’oro dalle impurità presenti al suo interno. Questo viene fatto smontando gli oggetti e rimuovendo i meccanicamente e magneticamente i metalli presenti. L’oro non è l’unico metallo che beneficia del riciclaggio. Dopo una serie di fusioni, l’oro viene recuperato al massimo grado di purezza possibile.
Sono tanti i vantaggi di questa procedura. Dal punto di vista ambientale, riciclare significa meno impatto sulla natura. Le miniere d’oro consumano parecchie risorse. Inoltre, il riciclaggio evita l’acquisizione d’oro di dubbia provenienza (come l’estrazione illegale in pessime condizioni di lavoro). L’oro riciclato evita qualsiasi problema etico e ci permette d’avere la materia prima più giusta possibile.
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Ultimo ma non ultimo, essendo scarse le miniere d’oro, il riciclo permette d’avere una fonte quasi inesauribile di questo metallo.
L’oro riciclato non è ancora così diffuso, ma è ancora in via di sviluppo. Anche la compravendita d’oro è parte di questa forma d’accesso al metallo e partecipa a questo movimento di trasformazione dell’oro, al di fuori dei circuiti minerari.
