Investire nel platino: differenze con l’oro e prospettive per il 2025

Investire nel platino 2025: un’alternativa strategica all’oro

In un contesto economico segnato da un’inflazione persistente, dalla transizione energetica e dalle tensioni geopolitiche, i metalli preziosi tornano a catturare l’interesse degli investitori nel 2025. Se l’oro mantiene il suo ruolo tradizionale di bene rifugio, Investire nel platino emerge come un’alternativa strategica per chi desidera diversificare il proprio portafoglio.

Ma conviene investire nel platino nel 2025? E come si posiziona rispetto all’oro? Ecco un’analisi approfondita del mercato, delle sue dinamiche e delle prospettive future.

Un mercato ristretto dominato dal Sudafrica

Il platino è uno dei metalli preziosi più rari al mondo. Circa il 70% della produzione globale proviene dal Sudafrica, seguito da Russia, Zimbabwe e Canada. Questa concentrazione geografica rende l’offerta vulnerabile ai rischi climatici, ai conflitti sociali e alle tensioni geopolitiche.

    Nel 2025 la produzione mineraria mondiale dovrebbe diminuire del 6%, aggravando un deficit cronico già presente dal 2022. Anche le scorte globali sono in calo: secondo il WPIC coprono ormai solo tre mesi di domanda. Questa situazione aumenta la volatilità del mercato, ma rappresenta anche un’opportunità a medio termine per gli investitori più attenti.

    Investire nel platino vs oro: due profili complementari

    Confrontare il platino con l’oro significa confrontare due strategie d’investimento diverse.

    • L’oro è tradizionalmente considerato una riserva di valore. Offre alta liquidità, accesso facilitato ai mercati e una domanda costante da parte di banche centrali, gioielleria e investitori.
    • Il platino, invece, è più volatile ma possiede un maggiore potenziale di crescita grazie ai suoi molteplici usi industriali.

    Un’altra differenza importante è l’origine: l’oro viene estratto in molti paesi, riducendo i rischi di approvvigionamento, mentre il platino dipende da poche aree produttive. Ciò lo rende un bene più speculativo ma anche più sensibile alle interruzioni dell’offerta.

    In sintesi, investire nel platino non significa proteggere il capitale come con l’oro, ma rendere più dinamico un portafoglio orientato ai metalli preziosi nel 2025.

    I motori della domanda nel 2025

    La domanda mondiale di platino nel 2025 è stimata a 7,96 milioni di once, in leggero calo, ma con andamenti diversi nei vari settori:

    • Automobilistico: ancora il principale settore di utilizzo, in diminuzione del 2% a causa del passaggio all’elettrico. Tuttavia, le celle a combustibile a idrogeno, che impiegano platino come catalizzatore, potrebbero offrire nuove prospettive di crescita.
    • Gioielleria: domanda in aumento del 5%, trainata dall’Asia, dove il platino rimane simbolo di purezza e prestigio.
    • Industria: in calo del 15%, soprattutto nel vetro e nella chimica, per via del rallentamento economico globale.
    • Investimenti: ancora sotto il 10% della domanda totale, ma in forte crescita grazie a lingotti e monete destinate ai privati.

    Un’opportunità a medio termine per gli investitori

    Dall’inizio del 2025 il prezzo del platino è aumentato di quasi il 19%, raggiungendo circa 1.050 dollari l’oncia, proseguendo il trend rialzista iniziato nel 2020. Il persistente deficit di offerta, unito a una domanda sostenuta in alcuni segmenti, potrebbe spingere i prezzi verso i livelli del 2021 (1.350 $/oz).

    Gli investitori possono scegliere tra platino fisico – sotto forma :

    • di lingotti da 1 oncia a 1 kg certificati da raffinerie riconosciute
    • o monete da investimento come Maple Leaf e Britannia, più liquide e talvolta fiscalmente vantaggiose. Esistono anche alternative come ETF o derivati per strategie più dinamiche.

    Il platino: un bene strategico tra i metalli preziosi 2025

    In conclusione, il platino rappresenta un’opportunità di diversificazione strategica nel 2025. Meno conosciuto dell’oro, ma più raro, più volatile e più legato all’industria, offre una prospettiva diversa sul mercato dei metalli preziosi. In un portafoglio equilibrato che unisce sicurezza e crescita, oro e platino non si contrappongono ma si completano: l’oro protegge, il platino stimola. In un mondo in continua evoluzione, questa complementarità diventa un vero motore di rendimento.

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