Siamo abituati ad adornarci con i nostri migliori gioielli d’oro per brillare. Eppure, l’oro può anche aiutarci a brillare dall’interno. Fin dall’antichità, il metallo prezioso è stato utilizzato per scopi medicinali, tra cui la medicina tradizionale cinese e indiana. La farmacopea occidentale ha confermato le sue virtù antiossidanti e il corpo umano tollera molto bene la presenza di questo metallo inalterabile nei pacemaker, nelle corone dentali, nelle protesi… La biocompatibilità dell’oro permette una miriade di usi nel campo della salute. In seguito a uno shock o in periodi di stress o di indebolimento del sistema immunitario, l’assunzione di oro sotto forma di oligoelemento può potenziare le capacità di difesa e di adattamento dell’organismo: l’oro stimola le ghiandole surrenali e permette il rilascio di cortisolo, un antinfiammatorio naturale.
I ricercatori sul cancro hanno recentemente rivolto la loro attenzione all’oro. Utilizzando tecniche di nanoscienza (lo studio e l’uso di particelle infinitamente piccole), i raggi X potrebbero rilevare più facilmente le nanoparticelle d’oro attaccate ad una cellula colpita. Così, il metallo potrebbe un giorno permettere di diagnosticare il cancro prima di quanto possiamo fare attualmente.
Fonte: CNRS, “Le proprietà uniche dell’oro nelle nanotecnologie”.
EYS/ATC